COGLIATE – Riceviamo e pubblichiamo la nota di Uniti per Cogliate in merito all’ultimo consiglio comunale

Sono state bocciate le due mozioni presentate dal gruppo Uniti per Cogliate in Consiglio Comunale. L’Amministrazione si dice a parole disponibile al confronto ma nei fatti respinge le proposte di condivisione.

Abbiamo proposto la realizzazione di alcune misure di sostegno economico alle famiglie che soffrono condizioni di instabilità economica a causa della crisi per il Covid, azioni concrete come il contributo per il pagamento del mutuo, del canone di affitto, delle spese condominiali e un sostegno agli studenti universitari. Tutte misure che potevano affiancarsi a quelle già ordinariamente attivate. Si trattava di dare un impulso e condividere un impegno politico, ma la maggioranza ha usato argomentazioni esclusivamente di carattere tecnico per giustificare la scelta.
Inaccettabile l’intervento del sindaco che ha messo in guardia rispetto ad una “ricerca di clamore politico”.

Può stare tranquillo: non è il nostro stile né la nostra volontà. Non siamo certo noi a fare strategia su questi atti per poter attaccare gli avversari politici. Chi pensa questo è perché forse è abituato ad agire in questi termini. Da parte nostra resta il rammarico per un’occasione persa di sostegno ulteriore a cittadini in difficoltà.

Allo stesso modo è stata respinta la proposta di costituire un Tavolo di Confronto sul percorso di rigenerazione urbana per il recupero di immobili o aree dismesse come le corti del centro storico. In materia urbanistica c’è sempre stato un confronto aperto tra le parti politiche perché le scelte in questo campo segnano nel tempo la direzione che si intende dare allo sviluppo del territorio e richiedono una convergenza ampia.

La risposta del sindaco è stata: “il luogo del confronto è il Comune”. Ma questa frase non vuol dire nulla. Anche con le Giunte leghiste di Walter Cattaneo c’erano spazi di confronto. A Cogliate, a differenza degli altri Comuni, non esistono commissioni consiliari. Non si chiedeva qualcosa di straordinario ma il minimo sindacale.

Il sindaco ha inoltre sostenuto che non ci siano ampi margini di discrezionalità sulle scelte da attuare. Riteniamo che ci siano spazi di manovra, anche perché per predisporre gli atti di questo percorso è stato affidato un incarico professionale ad un architetto per 6.331 €.

Nel Consiglio del 26 novembre avevamo chiesto all’Assessore all’Urbanistica quali fossero le aspettative legate a questo percorso. Non ci erano state date risposte. Abbiamo dovuto indagare e abbiamo potuto apprendere qualche informazione in più leggendo gli atti che successivamente sono stati pubblicati. Ci siamo chiesti se l’Assessore fosse lui stesso poco informato oppure se sia stato poco corretto nei nostri confronti, come se non si volesse condividere con il Consiglio Comunale i passi del percorso intrapreso.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome