COGLIATE – Riceviamo e pubblichiamo la nota di Progetto in comune in risposta al post su Facebook del sindaco di Cogliate, Andrea Basilico.

Non ci permetteremmo mai di offendere qualcuno dandogli dell’ignorante. Abbiamo scritto che l’accostamento tra la posa delle Pietre d’inciampo e il Giorno del ricordo conferma l’ignoranza dei fatti storici. E leggendo la risposta del sindaco, pare proprio che sia così. Parlare di “spettacolo” con toni trionfalistici, rispetto ad una manifestazione civile legata alla Giornata della Memoria, come se fosse un evento ludico o ricreativo, questo sì ci sembra offensivo o irrispettoso. Scrivere inoltre che Clarino Basilico “non è mai tornato dalla guerra” è riduttivo, perché trascura l’orrore e la brutalità di una tragedia come la deportazione di milioni di persone nei campi di concentramento.

Forse non siamo noi a dover scendere dal piedistallo dell’arroganza demagogica con cui si cerca di rappresentare la realtà. Alla cerimonia di sabato scorso eravamo presenti anche noi, come gruppo. Rispediamo al mittente quindi l’accusa di aver mancato di rispetto ai presenti, perché noi lì, per condividere il gesto della posa della Pietra, pur avendo ribadito legittimamente il nostro convincimento. Il sindaco omette di raccontare che la contrarietà rispetto alla scelta portata avanti dall’Amministrazione non è stata manifestata soltanto dal gruppo di opposizione cogliatese. Come due anni fa, ci risulta che anche quest’anno il Comitato provinciale per le Pietre d’inciampo (che è l’organismo, a cui il nostro Comune ha aderito, che sovrintende a questo progetto) ha scritto una lettera per ribadire il disappunto e si è rifiutato di partecipare all’evento.

L’accostamento tra Pietre d’inciampo e Giorno del ricordo è un errore. Forse, semplicemente, bisognerebbe riconoscerlo.

(foto archivio)

L’articolo Cogliate, Progetto in comune replica al sindaco sulle pietre d’inciampo: “Mai offeso nessuno” proviene da Il Saronno.

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